Musica
(e Cultura) Primitiva 2007-2008 : sede Galilei Gambarare
nell'ambito del Progetto Scuola Aperta, Laboratori
Liberi del Venerdì
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Ospitiamo questi appunti nell'area testi & ipertesti non per una Relazione sull'attività svolta, ma per una Descrizione dei comportamenti dei ragazzi che vi hanno partecipato, nell'idea di avere spunti di riflessione utili per noi docenti.
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descrizione
attività
:
- forme primitive di produzione del suono: richiami con la voce e con le mani,
gesti e segni nei percorsi, nella caccia, nei rituali
- ricognizione oggetti primitivi (legni, sassi, canne ecc.) adatti a produrre
suono individualmente e in gruppo
- ricognizione "altri" oggetti (plastica, metallo, cotto ecc.) adatti
a produrre suono (come sopra)
- performances in gruppo, variamente organizzate, con un conduttore a turno:
tecniche primitive di segnali per "dirigere"
- ricerca di parole e gesti chiave condivisi: gestione di sequenze improvvisate
ma con un progetto (non scritto)
note
sulle attività:
- inizialmente il Laboratorio Musica Primitiva (nb.
il Gruppo ha anche "nomi" non ancora
utilizzati "trovati" dai ragazzi partecipanti in vista di momenti
"pubblici": Desperate Lands e Digital
Primitives) è stato attivato su richiesta di una decina di alunni,
facendo seguito ad analoga iniziativa di qualche anno fa e dello scorso anno.
In seguito le adesioni sono cresciute sino a 15-20 con un gruppo relativamente
stabile e molti "ospiti" transitori che venivano per curiosità.
Positivo perché ciò registra crescita nell'interesse verso l'attività.
Negativo perché vi si sono aggregati alunni non abbastanza motivati
(proprio perché non hanno seguito il percorso nelle fasi iniziali quindi
hanno lavorato "senza sfondo" e "senza meta")
- così, mentre un gruppo di una decina di ragazzi (quasi tutti maschi e provenienti per lo più dalle Seconde: molti dalle ex Prime iscritti al Gruppo l'anno scorso) ha frequentato con profitto, continuità, interesse e risultati, un altro gruppo ha finito per disperdere le energie e per creare azioni di disturbo e deconcentrazione. Vero è che tutti devono avere un'occasione e che non siamo un gruppo di professionisti: molti ragazzi che frequentano i Laboratori in realtà sono sottratti a strada e videogiochi.
- finalità del Laboratorio Musica Primitiva è di attivare o ricreare un rapporto spontaneo e "naturale" con il fare musica (radici nel Metodo del m° Boris Porena per la musica di base : cfr. MUSICA PRIMA, ed. ALTRAREA, Treviso 1979), utilizzando perciò come strumenti "oggetti trovati" che "spontaneamente" suonano e risuonano: dapprima legni, sassi e canne, poi vasi in cotto e recipienti in lamiera, infine tank e "tàniche" in PVC di varie forme e dimensioni e risonanze, percossi con le mani o con "battenti" ricavati dalla potatura di rami (sopr. in pino marittimo)
- tale finalità è stata raggiunta dagli alunni motivati e costanti come descritti sopra, e invece ostacolata ed inibita dagli altri, la gran parte degli "ospiti" transitori sempre accolti come "investimento a fondo perduto" con evidenti finalità formative : per questo motivo ("maturità non raggiunta" dal gruppo nel suo insieme) si è rinunciato sia quest'anno sia lo scorso anno alla visibilità finale a. in teatro, aggregandosi a quel Laboratorio b. in un breve saggio a fine scuola
descrizione comportamenti (azioni osservate) :
- il Gruppo Musica Primitiva produce sequenze sonore organizzate ma "non scritte" (sequenze improvvisate ma con un progetto) : alcuni ragazzi si inseriscono nella trama dei ritmi e delle figure che si creano per via > il "conduttore" dà e toglie il suono, regola i volumi, dà attacchi e stacchi, sceglie i "timbri" (idiofoni) ecc. ma NON stabilisce "quale frase" o "quale ritmo" ciascuno o tutto il gruppo suona, perciò ciascuno è "libero" NEL sound che il Gruppo intero sta creando in quell'istante, deve ascoltare sempre quel che fanno gli altri e "dialogare" con loro
- altri ragazzi NON si inseriscono, e tendono piuttosto a "stare per conto proprio" senza dialogare con gli altri, senza interagire nel Gruppo, senza badare al "conduttore" ecc. NON ascoltano, non badano "ai dettagli del suono" : in quest'ambito abbiamo osservato che spesso i ragazzi provenienti dall'area del Maghreb si integrano meglio nel Gruppo, sono più fantasiosi, hanno migliore manualità (impugnatura, polso ecc.), "sentono meglio" ritmi e poliritmi e li eseguono con energia (tendono però a minore continuità nella frequenza e a "limitarsi" ai risultati che ottengono "spontaneamente")
- quasi tutti i ragazzi (o "quasi sempre" o "di norma") tendono a considerare poco i risultati : in particolare tendono a minimizzare l'insuccesso, con errori di attibuzione > è colpa sua che non va a tempo, è di quell'altro che mi distrae ecc. Ma soprattutto tendono a minimizzare il successo : a volte hanno creato sequenze egregie (purtroppo non documentate in VCR come eravamo soliti anni or sono) senza rendersene conto e "senza credere" alle parole dell'insegnante che cercava di valorizzarli (anzi queste parole spesso sono intese come una "captatio benevolentiae" non gradita!) > ci è riuscito bene per puro caso, mi è andata bene per un colpo di fortuna ecc. Nel gioco non si sentono protagonisti di un progetto, ma elementi di sequenze casuali in cui la "logica" e l'abilità valgono sino a un certo punto ma non sono l'essenziale (ciò deriva loro dalla pratica dei videogames)
- hanno insistito sopr. quest'anno perché il Laboratorio fosse attivato (era in forse per i pochi iscritti iniziali) ma poi nella pratica spesso volevano sopr. spazi e tempi per trovarsi : hanno "speso" una puntata intera per scambiarsi jingle sui cell. quando l'insegnante proponeva di studiare quelle figure ritmiche e di farle interagire sia tra loro sia con i "nostri" suoni primitivi: a giudizio dei ragazzi quella è stata la migliore perché avevano libero accesso ai cell. / perché potevano "scambiare" / perché potevano interagire sul terreno abituale delle nuove tecnologie. L'altra "miglior puntata" è stata quella in cui non si poteva fare nulla perché molti del Gruppo erano in Viaggio di Istruzione : i pochi superstiti "lasciati liberi" mai si son gestiti meglio, sulle panchine sotto gli alberi in giardino, con gli onnipresenti cell. serenamente trascorrendo il tempo insieme (a casa sono spesso soli o "iper-gestiti" dagli adulti)
- con il cell.alcuni son riusciti a mettere insieme poliritmi e sovraincisioni (adesso i cell. hanno in dotazione software dedicati, del tipo "Smart Composer" "Virtual Music" ecc.) sia imitando suoni di strumenti "veri" prelevati in data bank, sia creandone di originali con il campionatore. Positivo perché ciò dimostra l'acquisita finalità del "fare musica" progettando con elementi minimi, suoni "trovati" da fonti inusuali ecc. Negativo perché non siamo riusciti ad arrivare alla "seconda fase", quella dell'integrazione e interazione tra fonti sonore "primitive" e "tecnologiche", e non siamo ancora riusciti a "trasferire" sequenze e ritmi di queste ultime in quelle che il Gruppo produce improvvisando. Sarà il prossimo lavoro.
- nelle ultime puntate (nb. nocive le interruzioni forzate: hanno compromesso la continuità nei Laboratori e ne hanno "franto" il ritmo e le cadenze) il Gruppo ha lavorato bene, sopr. con il recente innesto di due ragazze "distaccate" dalla Band della scuola : però in precedenza (sopr. verso metà percorso) per alcuni il maggior divertimento era rompere tutte le superfici sonore (lamiera, cotto, plastica) e fare "tiro a segno" coi battenti contro i pannelli in laminato che stavano in serra. Senza cattiveria o voglia di atti vandalici, questo era vissuto dichiaratamente come "sfogo" alle tensioni accumulate in OTTO ore a scuola (...)
- per il prossimo anno il Laboratorio Musica Primitiva è da riproporre : servono maggiore continuità, un calendario stabile / maggiore convinzione "sui prodotti e sui processi" come diceva il m° Porena / potenziare il repertorio di "strumenti" / selezionare in partenza le iscrizioni / trovare una sede stabile anche come deposito (attualmente è la serra, ma serve anche ad altri gruppi e ad altre attività)